L'emergenza rifiuti ha messo in ginocchio la città di Napoli. Cittadini esasperati sono scesi in piazza riversando i sacchetti sul selciato. E così dalla Riviera di Chiaia, una delle strade del 'salotto buono', al Vomero, dal centro a Pianura, dove le mamme dei bambini della scuola 'Troise' hanno inscenato un sit in, il traffico è andato in tilt. E non sono mancati i roghi che hanno avvelenato l'aria già ammorbata dai miasmi della spazzatura. Nell'attesa le decisioni assunte dal governo Berlusconi diventino operative (dovrebbero essere comunicate nella giornata di mercoledì quando si terrà in città il Consiglio dei Ministri), i rifiuti si continuano ad accumulare lungo le strade. La crisi ormai investe come un ciclone non solo le province di Napoli e Caserta ma anche l'Irpinia.
Nella giornata di oggi i sei impianti ex Cdr hanno lavorato circa 7000 tonnellate di spazzatura: è l'equivalente della produzione quotidiana dell'intera regione. Insomma, quanto si è accumulato nei giorni scorsi lungo le strada è ancora a terra, a marcire sotto il sole anche perché i trasferimenti in Germania sono sospesi. Il sindaco di Napoli, Rosa Iervolino Russo, ha definito la situazione "raccapricciante" ed ha ricordato che il commissario è De Gennaro: "Quando mi nomineranno commissario all'emergenza rifiuti una soluzione la troverò: siccome un commissario c'é e si chiama De Gennaro, faccia il suo mestiere". Commentando poi l'incontro avuto ieri con il presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo e il sottosegretario Gianni Letta ha detto che c'é una ' ''grande volontà di collaborazione" per affrontare definitivamente l'emergenza. "Apriamo immediatamente tutte le discariche della Campania che sono in grado per quindici giorni di accogliere l'enorme quantità di spazzatura che ha invaso le strade delle nostre città in modo da superare l'emergenza sanitaria nella quale ci troviamo", ha suggerito il presidente della Provincia di Napoli, il verde Dino Di Palma.
La soluzione più rapida per togliere i rifiuti dalle strade è proprio rappresentata dall'apertura di siti di trasferenza e dall'utilizzo di discariche per lo smaltimento finale. Oltre a quelle già individuate di Savignano Irpino (Avellino) e di Sant'Arcangelo Trimonte, nel Sannio, dovrebbero essere aperte almeno altri due invasi. Dove? A temere sono soprattutto quelle località dove ci sono cave dismesse che potrebbero essere attrezzate nel giro di qualche settimana. "Mi auguro che inizi una nuova fase - ha aggiunto invece il governatore - e che con l'impegno di tutti si possa affrontare il problema: anzitutto aprendo tutte le discariche che servono, realizzando i tre termovalorizzatori previsti e incrementando in modo significativo la raccolta differenziata". L'avvio della selezione e del riciclaggio dei rifiuti - che avrebbe dovuto da tempo toccare la soglia del 30 per cento - è previsto da leggi emanante già diversi anni fa ed è stato ribadito in un'ordinanza di qualche mese fa del presidente del Consiglio dei Ministri, Romano Prodi. Pena la nomina di commissario ad acta.
Fonte: Ansa
sabato 17 maggio 2008
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L'emrgenza rifiuti in Campania di male in peggio. Non doveva essere la prima cosa che avrebbe fatto il nuovo governo?
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