Nel 1990 l'Italia era diventata la quarta potenza economica del mondo avendo superato o quantomeno affiancato la Francia in quanto a prodotto interno lordo. La Gran Bretagna l'avevamo superata già da tempo, non solo ma avevamo un reddito pro-capite che stava per raggiungere quello della Germania (prima della riunificazione, perché dopo lo avevamo superato nettamente).
Poi vennero la grande crisi finanziaria dei primi anni 90; ci furono grosse difficoltà ma il governo Amato con l'allora governatore della Banca d'Italia Ciampi riuscirono a rimettere il Paese in carreggiata, il prezzo pagato fu una parziale uscita della lira da quello che allora era lo SME cioè il serpente monetario, l'embrione della moneta unica. Queste turbolenze finanziarie furono accompagnate da quelle politiche. Il 17 febbraio del 1992 fu arrestato Mario Chiesa e partì la stagione di Mani Pulite. Nel 1994 la condizione economica dell'Italia era comunque ancora ben posizionata rispetto agli altri paesi europei. Certo la Gran Bretagna di Tony Blair stava migliorando le sue posizioni ma noi conservavamo un certo vantaggio in termini di Pil. Il 26 gennaio del 1994 con un messaggio televisivo registrato di 9 minuti trasmesso a reti unificate ci fu la discesa in campo di Berlusconi. In questo post non voglio analizzare tutto quello che ha combinato perché ci vorrebbe un'enciclopedia, vorrei però far riflettere i miei lettori su alcuni punti.
La situazione italiana in questi 14 anni è andata peggiorando rispetto a tutti gli altri paesi europei; Eurostat ha diffuso i dati statistici dell'anno 2007 pochi giorni fa e non solo adesso Francia, Inghilterra e Germania sono avanti a noi ma siamo stati superati anche dalla Spagna in termini di reddito pro-capite, ovviamente non di reddito totale perché abbiamo molti più abitanti. Dei paesi occidentali ci sono rimasti dietro solo la Grecia ed il Portogallo. La Grecia ancora per poco perché ha un indice di 98 mentre noi siamo a 101, quindi in due o tre anni subiremo anche questa umiliazione. La Spagna è già a 106 lontanissima, gli altri grandi paesi europei sono tra 110 e 116. Naturalmente si può discutere su queste statistiche ma non sulla tendenza che è quella di un impoverimento del nostro paese.
Mentre ovunque in Europa in questi anni si è cercato di migliorare la produttività e la competitività del sistema noi siamo stati prigionieri degli affari privati di Berlusconi. Con la sola eccezione dei primi tre anni del primo governo Prodi quando grazie a politiche coraggiose riuscimmo ad entrare nella moneta unica.
Il problema dell'Italia non è solo quello della bassa crescita ma è anche quello degli alti prezzi, anzi i due temi sono strettamente correlati. Invece di liberalizzare le professioni, dalle parrucchiere ai dentisti, dagli idraulici ai carrozieri, si è pensato solo a risolvere i problemi giudiziari di Berlusconi e dei suoi sodali. Mentre in tutta Europa correvano noi discutevamo del Lodo Schifani, mentre gli altri paesi fanno leggi per rendere la giustizia più efficiente noi facciamo l'opposto; creiamo problemi ai magistrati con l'introduzione di formalismi inutili e, per giunta, qualche anno fa fu approvata una legge che dimezza gli anni della prescrizione, dando ulteriore vantaggio a chi non rispetta le regole. Nel nostro Sud praticamente non abbiamo investimenti stranieri da 15 anni mentre nelle altre zone ex depresse d'Europa, vedi l'Irlanda, si assiste ad un continuo miracolo economico. Perché qualcuno dovrebbe investire in situazioni in cui per farlo ti devi sporcare le mani o addirittura rischiare l'incolumità? Vorrei che gli elettori di destra si interrogassero su questi 14 anni berlusconiani e riuscissero finalmente a capire che Berlusconi non ce lo possiamo più permettere. In questo momento in Parlamento si sta discutendo e approvando non un pacchetto di liberalizzazioni per rilanciare la competitività ma una norma che gli consenta di non farsi processare. Per un'analisi più completa dei fatti guardate questo video di Marco Travaglio, è un po' lungo ma merita attenzione.
Io non so disegnare bene tantomeno vignette satiriche ma se dovessi in un'immagine fotografare questi anni vedrei l'Italia rappresentata dalla solita donna incoronata con il Caimano di Arcore avvinghiato addosso, vorrebbe muoversi ma, parafrasando Milan Kundera, il peso che la frena diventa sempre più insostenibile.
martedì 24 giugno 2008
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L'insostenibile pesantezza di Berlusconi.
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