Nella edizione online di Repubblica c'è un titolo inusuale "Di Pietro all'attacco del premier"; siamo stati due anni con il governo Prodi e tutte le sante sere (come le mattine) i telegiornali berlusconiani e della Rai, non c'era differenza, strillavano che "l'opposizione era all'attacco" sia se si trattava di schermaglie parlamentari o mediatiche. Questo è stato il refrain durato per tutta la stagione del governo Prodi.
Poi è arrivato Berlusconi ed è subito cambiata la musica! Adesso è il governo che è all'attacco. Ce lo hanno ripetuto anche ieri sera i vari telegiornalisti. Berlusconi all'attacco della magistratura, Alfano all'attacco sul lodo Schifani.
Ecco come si fa a fare il lavaggio del cervello alle persone. Con buona pace di coloro che sostengono che le Tv hanno poca importanza per la formazione del consenso.
Sono ormai tre lustri che viene data sistematicamente la stessa immagine. Berlusconi vittima di indicibili montature, e lui coraggioso che si lancia all'attacco mentre i suoi avversari sono sempre sulla difensiva sia che siano maggioranza o opposizione. Poi non c'è da stupirsi se le elezioni vanno a finire in quel modo.
Considerato che il controllo mediatico si farà sempre più stringente e che anche per i quotidiani ci sarà una stretta durissima, vedi la legge che proibisce la pubblicazione delle intercettazioni, sono decisamente pessimista che la cosa possa evovlversi nel senso della verità.
sabato 28 giugno 2008
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Il governo attacca, prima lo faceva l'opposizione.
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proprio per questo sto SERIAMENTE pensando di andarmene da questo paese...
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