domenica 18 maggio 2008

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Giovanardi vuole rimettere i paletti alla procreazione assistita

«Il governo e la maggioranza hanno approvato la legge 40, confermata da un referendum. Quindi, la volontà di questa maggioranza è cambiare la circolare della Turco». Lo annuncia il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Famiglia Carlo Giovanardi. Livia Turco, ex ministro della Salute, «non può, con una circolare, modificare una norma approvata dal Parlamento- sottolinea Giovanardi, a margine di un incontro del Forum delle Associazioni familiari - e confermata da un referendum popolare. Siamo in uno Stato di diritto, è il Parlamento che decide».
Ma cosa vuole esattamente questa nuova maggioranza di destra? Sembra che a parole vogliano una maggiore attenzione alla famiglia. Questo dovrebbe significare mettere al primo posto il problema della natalità che in Italia è il più basso del mondo. Invece cosa fa Giovanardi? Vuole mettere ulteriori paletti a qielle donne che desiderano avere un figlio e che non lo possono avere per difficoltà nel concepimento.
I figli della provetta in Italia sono ancora pochi rispetto a quelli del resto dei Paesi europei, a confermarlo sono i dati contenuti nella relazione 2007 del ministero della Salute in merito alla legge 40 sulla procreazione assistita depositata in Parlamento. Nel 2006, infatti, sono stati 7507 e le coppie che si sono affidate alle tecniche di procreazione medica assistita nei 342 centri sono state 52.206.
Alle affermazioni di Giovanardi replica la Turco. «Quella che lui chiama una circolare - puntualizza - è solo l'applicazione scrupolosa dell'articolo 7 della legge 40. Un sottosegretario oltre ad applicare la legge, deve tenere conto dei pronunciamenti dei giudici e la sentenza del Tar del Lazio non mi pare uno scherzo». La sentenza alla quale si fa riferimento è quella in cui parte delle vecchie linee guida, emanate dal ministro Sirchia, venivano annullate per eccesso di potere. La parte contestata dai giudici amministrativi è stata, in particolare, quella in cui si vieta la diagnosi preimpianto degli embrioni, divieto appunto cancellato dalle linee guida. Fermo restando che la stessa legge 40 - così come scritto nel testo di emanazione delle nuove linee guida sul sito del ministero - prevede che ogni tre anni si «aggiornino le linee guida in rapporto all'evoluzione tecnico scientifica».

2 commenti:

  1. Giovanardi difende una legge votata dal parlamento italiano e confermata dal popolo italiano.

    Se vogliono cambiare la legge la cambino in parlamento non a colpi di patetici decreti ministeriali.

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  2. ricorderei che quella legge, di cui si chiese conferma e legittimità con un referendum, passò a suon di richiami all'astensionismo, dando un pessimo esempio di democrazia e partecipazione.
    Mi si riapre una dolorosa ferita, con questi ennesimi attacchi di Giovanardi

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