I Democratici di Sinistra alle elezioni amministrative del 2007 lo hanno appoggiato come loro candidato sindaco, l'ex segretario provinciale dell'Udc aveva lasciato il partito in polemica con i vertici regionali della allora Casa della Libertà.
Come ebbe a dire il deputato regionale Giacomo Di Benedetto, «il dato elettorale di Agrigento parla chiaro: il 70 per cento degli elettori vota tradizionalmente per il centrodestra. «È su questo dato che si fonda la nostra scelta perché Zambuto consente di conquistare consensi anche dall'altra parte», spiegò. Con la Margherita e con gli altri partiti del centrosinistra Zambuto si è quindi accordato per il ballottaggio e - supportato da tutta la Unione - ha battuto il candidato della coalizione di centrodestra Enzo Camilleri, ottenendo il 35,5 per cento dei voti al primo turno e il 62,92 per cento al secondo.
Mentre il Pdl afferma, in una nota, che «con il giovane sindaco di Agrigento siamo proiettati verso il futuro», Silvio Berlusconi ha già incontrato il sindaco insieme al coordinatore regionale di FI in Sicilia.«Marco Zambuto porterà su di sè la pesante responsabilità di avere tramutato un generoso tentativo di cambiamento in una volgare vicenda di trasformismo politico», dice il vice ministro delle Infrastrutture, Angelo Capodicasa, del Partito Democratico, commentando il cambio di casacca del Primo cittadino della città della valle dei Templi.
In certe situazioni ed in certe zone bisogna stare attenti alle candidature. C'è gente che fa politica per far carriera se non addirittura per soldi e se ne fregano altamente di ideali o di lealtà. La cosa che più diverte è che secondo il Pdl con l'acauisizione del sindaco di Agrigento vanno verso il futuro, un futuro fatto appunto di clientele.
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