mercoledì 3 dicembre 2008

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Bjork e la crisi economica islandese.


Il primo ministro dell'Islanda, Geir Haarde, non ha intenzione di dimettersi in seguito alla crisi economica che ha colpito il suo paese, anche se migliaia di islandesi chiedono le sue dimissioni nel corso di proteste fuori dal Parlamento a base di lanci di uova marce. Haarde ha affermato ieri di voler guidare l'Islanda attraverso la crisi che ha visto lo spettacolare crollo dell'economia della "tigre nordica" e che molto probabilmente peggiorera' l'anno prossimo. L'irlandese più celebre, la cantante Bjork, ha scritto un articolo sulk suo paese di cui ho fatto una sintesi

Tornata in Islanda ho cercato di contattare alcune persone che avevano cercato con poco successo di sviluppare un'economia basata sul rispetto dell'ambiente. Adesso abbiamo tre fonderie di alluminio, le maggiori d’Europa; e nei prossimi tre anni ne vogliono costruire altre due. Queste fonderie avranno bisogno di energia da un pugno di nuove centrali geotermiche, così come la costruzione di argini che danneggerebbero lo spazio naturale incontaminato, sorgenti e campi di lava. L’ottenimento di così tanta energia da questi campi geotermici non è sostenibile. Molti islandesi si oppongono alla costruzione di queste fonderie. Anzi, preferirebbero continuare a sviluppare piccole imprese di loro proprietà e non dover sostenere questo costo. In Islanda vi sono state molte lotte per difendere questa causa. Una di queste ebbe come risultato che il ministro dell’ambiente ha insistito affinché venisse compiuto uno studio sull’impatto ambientale prima di costruire qualsiasi fonderia o argine. E, poi, è scoppiata la crisi economica. Giovani famiglie si vedono minacciate di perdere le proprie abitazioni e gli anziani di perdere le proprie pensioni. E’ qualcosa di catastrofico. Si palpa la rabbia. La gente contesta per strada i sei maggiori capitalisti d’Islanda e li critica alla radio e alla televisione; voci furiose insistono affinché vendano le loro proprietà e consegnino i benefici allo Stato. Si è venuto a sapere che alcuni individui hanno ottenuto all’estero prestiti giganteschi senza che il popolo islandese ne avesse conoscenza. Adesso, a quanto pare, è la nazione che deve rimborsarli. Ciò che esaspera la gente è che i responsabili di aver messo gli islandesi in questa situazione sono gli stessi che ora cercano di toglierli da essa. Molti esigono che si dimettano e permettano che altri rimettano ordine. Il più criticato è Davíð Oddsson, che nomino se stesso direttore della banca Centrale dopo 19 anni come sindaco di Reykjavik e 13 anni come primo ministro. Una volta alla settimana, gli abitanti della capitale si riuniscono nel centro della città per chiedere le sue dimissioni. E poi, di sorpresa, siamo stati vittime della spettacolare mazzata che ci ha assestato il primo ministro del Regno Unito. Cito testualmente una petizione firmata dalla decima parte del popolo islandese: “Gordon Brown ha utilizzato in forma ingiustificata la legge antiterrorismo contro il popolo dell’Islanda per ottenere benefici politici a breve termine. Ciò ha trasformato la grave situazione in un disastro nazionale… ora dopo ora, giorno dopo giorno, le azioni del governo britannico stanno annientando indiscriminatamente gli interessi islandesi.” In generale sono estranea alla politica. Vivo felice nella terra della musica. Però sono stata coinvolta perché i politici sembrano impegnati a rovinare l’ambiente naturale dell’Islanda. E la settimana scorsa ho letto che a causa della crisi alcuni parlamentari islandesi stanno premendo affinché si eviti la valutazione ambientale e gli argini possano costruirsi il più rapidamente possibile in modo che Alcoa e Rio Tinto ottengano l’energia di cui hanno bisogno per far funzionare le due nuove fonderie.

Sembra strano ma la mazzata più grossa all'economia islandese l'ha data l'Inghilterra che ha congelato i fondi dell'Islanda in Gran Bretagna nel momento in cui ha ritenuto l'isola non più solvibile. Questi fondi erano stati prestati per delle speculazioni ed adesso è tutto il popolo islandese che ne soffre pesantemente.
Fonte - www.rebellion.org
Immagine tratta da www.ilbaluardo.com

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