Le dimissioni di Renato Soru dalla presidenza della regione Sardegna hanno avuto l'effetto di irrobustire il profilo politico di uno dei dirigenti più in ascesa nel Partito democratico. La mossa di Soru rientra all'interno di una strategia ben studiata - e concordata con il segretario Walter Veltroni - che permetterà all'ex numero uno di Tiscali di arrivare alla campagna elettorale delle regionali del 2009 forte di un sostegno che la dirigenza del Pd non farà a meno di offrirgli anche nelle prossime ore.
Ieri i complimenti al governatore dimissionario sono arrivati da alcuni tra i più importanti esponenti del partito (i più significativi sono stati quelli di Veltroni e di Letta) e le parole di Soru lasciano intendere che l'avventura nel Pd non si fermerà certo per un emendamento bocciato dalla sua giunta regionale. "Non è l'ultimo atto della mia esperienza politica", ha ripetuto in queste ore Soru.
Chi conosce bene Soru racconta che "l'esperienza maturata in questi anni ha dato la possibilità a Renato di essere pronto per sbarcare davvero sul continente", e in teoria Soru avrebbe tutto quello che servirebbe per il grande salto: ha una liquidità non indifferente, ha amicizie trasversali, ha un giornale tutto suo, ha un consenso che va al di là della sua esperienza politica, piace tantissimo a Confindustria (il Sole 24 Ore gli ha dedicato due giorni fa un ritratto lusinghiero in cui Soru - "Un uomo solo al comando" - veniva descrito come un politico in grado di "contraddire tutti i pedigree dei leader italiani dall'Unità a oggi").
venerdì 28 novembre 2008
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Renato Soru in grande ascesa nel PD.
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