sabato 21 giugno 2008

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La norma salva premier è incostituzionale. Ecco quali saranno le prossime mosse di Berlusconi.

Può essere incostituzionale la norma che sospende i processi per reati puniti con la reclusione fino a dieci anni. A sostenerlo è il Csm nella bozza del parere che sta mettendo a punto la Sesta Commissione di Palazzo dei Marescialli. Il testo, che sarà discusso lunedì dalla Commissione, sottolinea la "potenziale incompatibilità" della norma con l'art. 111 della Costituzione (ragionevole durata del processo) e con l'art. 3 (principio dell'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge).
Lo stesso principio viene affermato dal vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Nicola Mancino: "Fino a quando l'azione penale è obbligatoria alle toghe non si può chiedere di non fare i processi; ai politici si può, invece, chiedere di saper scegliere natura, limiti, tempi ed efficacia delle leggi, non espedienti per eluderle".Inoltre, rileva il Consiglio Superiore della Magistratura, il riferimento temporale scelto per la sospensione dei processi (relativi ai reati commessi fino a giugno del 2002) "non ha alcun appiglio logico". Avrebbe avuto invece un senso - suggeriscono i consiglieri - sospendere i processi coperti dall'indulto e perciò destinati ad essere celebrati inutilmente.
Da queste notizie di agenzia si può cercare di ipotizzare quello che accadrà nei prossimi giorni.
1) Gli avvocati di Berlusconi cercheranno di apportare qualche lieve modifica la testo naturalmente senza che questo perda in efficacia nei confronti del loro assistito. Già bisogna aggiungere che nessuno crede che il ministro della giustizia sia veramente Alfano; costui è solo uno che ci mette la faccia (di bronzo) poi le strategie vengono preparate ad Arcore da Ghedini, Pecorella e chissà quanti altri.
2)Napolitano potrebbe rinviare alle Camere il disegno di legge appena approvato e questo sarebbe un grosso smacco per il Caimano (o Cainano). Avrebbe anche effetti pratici perché imporrebbe al Parlamento di ridiscutere e riapprovare la legge con un allungamento notevole dei tempi. Il processo Berlusconi-Mills riprenderà ai primi di Luglio.
3) Napolitano firmerebbe il decreto ma si prenderebbe tutto il tempo che la Costituzione gli concede, cioè 60 giorni, e a quel punto il processo potrebbe anche essere concluso.
4)Non appena approvata la legge molte procure si rivolgerebbero alla Suprema Corte per verificare la costituzionalità dell'emendamento e, visti i pareri autorevoli, una bocciatura appare certa.
5)Berlusconi dopo aver passato tutta l'estate alle prese con questa bega si ritroverebbe al punto di partenza con un sacco di problemi in più. Questo è lo scenario più plausibile; anche due legislature fa tentò a più riprese di forzare il diritto con varie leggi ad personam ma spesso fu stoppato proprio dalla Corte Costituzionale.
6)Il dialogo su possibili riforme costituzionali adesso si è fermato e farlo ripartire sarà impresa difficile perché anche Veltroni, il più buono dei buoni, si è leggermente incazzato.

1 commento:

  1. Alla data del post non risulta esatta la notizia. Il CSM ha fatto sapere che non hanno preso alcuna decisione

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