mercoledì 30 luglio 2008

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I blog salveranno l'Italia dal declino economico e morale?

Negli articoli di questo blog ho sempre denunciato lo strapotere mediatico di Berlusconi e credo che le sue fortune politiche dipendano esclusivamente da quello. Se non era il monopolista televisivo che è le emittenti indipendenti avrebbero fatto capire all'opinione pubblica che un personaggio pluri-inquisito come lui, con le sue frequentazioni mai rinnegate, anzi addirittura esaltate (vedi Mangano) sarebbe improponibile non solo come presidente del consiglio ma anche come consigliere di circoscrizione.
Leggo su Repubblica di oggi che i blog stanno spopolando un po' ovunque ma soprattutto in USA dove le donne che scrivono in rete hanno quasi raggiunto gli uomini. Per la mia esperienza devo dire che anche in Italia questo fenomeno si sta espandendo e la componente femminile è fondamentale.
Ma quanto questo tipo di informazione fai da te, molto spesso modesta, anche non di qualità, ma passionale, può incidere sulla formazione del consenso? Sempre su Repubblica è aperto un sondaggio che cerca di rispondere a questo quesito. Sono indeciso su che cosa rappresenti in plus valore questo modo di fare informazione, anche politica ma ovviamente non solo. Coloro che hanno risposto al sondaggio hanno idee non proprio univoche

Da questi dati si vede che le opinioni contrapposte si dividono praticamente a metà. Voi cosa ne pensate? Riusciranno i blog a salvare l'Italia dal declino economico e morale? Forse è chiedere troppo!

4 commenti:

  1. A mio avviso contribuiscono ad arricchire i pareri sulle notizie e a fare "tendenza". Ma sulla capacità di informare, tolta qualche eccezione, siamo assolutamente lontani.
    Non è il nostro lavoro, del resto.

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  2. @Saamaya
    Io ho la speranza di fare qualcosa di utile, non so quanto di incisivo. Quello che scrivo lo scrivo per liberarmi la coscienza. Quando tra 50 anni si chiederanno perché nessuno avesse fatto niente contro la resistibilissima ascesa di Berlusconi,potrò sempre dire, se ci sarò sempre, di aver fatto qualcosa nel mio piccolo. Noi siamo come la generazione del ventennio che si girò dall'altra parte, nella sua maggioranza, di fronte al fascismo.

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  3. Sicuramente offrono una possibilità di scambiarsi le opinioni, salvare il paese mi sembra esagerato.
    Ma il paese è da salvare?
    Ma il paese vuol essere salvato?

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